Le campagne per la vaccinazione contro il vaiolo a Forlimpopoli in età napoleonica in "Forlimpopoli. Documenti e Studi", Vol. 14, pp. 99-123
Autore: Brunella Garavini
Soggetto/i: Storia moderna
Cronologia:
Abstract: Il vaiolo fu nei secoli passati uno dei flagelli epidemici più temuti. La svolta nella lotta contro questa malattia venne dalle scoperte di Edward Jenner, che mise a punto l’inoculazione mediante vaiolo vaccino. Le campagne di vaccinazione di massa furono introdotte dal governo napoleonico grazie all’opera del medico Luigi Sacco, che visitò Forlimpopoli nel 1804. Nel sistema messo a punto dal governo dovevano essere annualmente vaccinati tutti i bambini del paese; veniva nominato un Delegato alla vaccinazione in ogni Dipartimento; i parroci dovevano persuadere i parrocchiani dell’utilità dell’operazione. Nonostante le misure adottate le campagne non ebbero, almeno in paese, un grande successo. Solo nel 1807 e nel 1811 furono vaccinati un numero significativo di bambini. Con la Restaurazione le campagne di vaccinazione cessarono e l’obbligo della profilassi sul territorio fu introdotto solo con l’Unità d’Italia.
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